I Death Note sono dei quaderni neri dall'aspetto perfettamente comune, solitamente in possesso degli shinigami, in grado di uccidere qualunque persona a patto che si verifichino certe condizioni, prima fra tutte la conoscenza del nome esatto e del volto della vittima. Attraverso l'utilizzo del Death Note si può anche specificare la causa della morte ed altri eventuali dettagli in modo tale da obbligare il soggetto condannato a compiere delle attività contro la sua volontà ed ordinate dallo shinigami (per esempio, «X scrive una certa cosa e poi muore» o «X fa una determinata azione e poi muore»). In questa maniera il Death Note diventa non solo uno strumento di morte, ma anche un modo per piegare l'altrui volontà a compiere delle azioni che favoriscano il possessore del quaderno. La parte funzionale del Death Note è la carta che compone le pagine: anche brandelli o ritagli delle singole pagine, pur separate dal quaderno, se utilizzate sortiscono lo stesso effetto. È da notare come, in Giapponese, le parole "carta" (紙 kami?) e "dio" (神 kami?), pur scrivendosi con differenti kanji, siano omofone.
L'opera comincia con un solo quaderno in possesso di un solo essere umano, ma via via che si snoda la storia faranno la loro comparsa altri quaderni ed altri utilizzatori, per un totale di quattro quaderni e cinque Kira, nell'ordine d'uso: Light Yagami, Misa Amane, Kyosuke Higuchi, Teru Mikami e Kiyomi Takada.
Fonte: Wikipedia
by Vegeta BlackSayan.