venerdì 29 ottobre 2010

Arriva in Italia Dragonball Z: Ultimate Tenkaichi!

L'attesa è finita! In data 27 Ottobre 2011 è uscito per piattaforme Microsoft Xbox360 e Playstation 3 il nuovo capitolo della (ormai lunga, ma comunque sempre avvincente per i fan accaniti della serie) saga di videogiochi Dragonball! Il videogame riprende stavolta il nome dalla vecchia, ma benvoluta, saga di DB: Tenkaichi e non dal mediamente apprezzato "Raging Blast", che è riuscito comunque a decollare, seppur non oltre una certa altezza.

Ma basta cianciare, esaminiamo ora le nuove ed avvincenti caratteristiche del gioco! NB (potrebbe contenere spoilers!)

STORIE DI BATTAGLIE ED EROI

Iniziamo subito col dire che, probabilmente per la primissima volta, quest'episodio della saga comprende, seppur con diversi salti temporali, l'intera storia di Goku e dei suoi amici. Si parte, addirittura, da un prologo in cui impersonare Bardack (padre di Goku) nella battaglia contro Freezer, per giungere, attraverso le molte battaglie che hanno forgiato il nostro eroe dalla nobile stirpe, allo scontro con il malvagio Drago Li Shenron, antagonista nel corso delle ultime puntate della serie DB:GT. Saltando quindi a piè pari l'infanzia e l'adolescenza di Goku (dall'incontro con Bulma alla nascita di Gohan), saremo protagonisti in prima persona di ogni scontro decisivo delle serie Z e GT, vestendo i panni di Goku nelle varie forme "super" (senza poter far mancare ovviamente il Super Sayan 4), di Vegeta, Trunks, Tenshinan, Crilin, Gohan, Goten, Gotenks e via discorrendo.
Il tutto nella solita modalità Storia, suddivisa in quindici capitoli comprendenti diversi scenari ciascuno; ad ogni scenario sarà antecedente un breve "prologo", che fungerà un po' da "collante" per gli eventuali salti temporali compiuti. Prima di entrare nel vivo di ciascuna battaglia, inoltre, avremo la facoltà di "gironzolare" nel piccolo, ma ormai avvincente, mondo disegnato dal grande Toriyama, scovando magari una delle Sette Sfere del Drago (segnate senza troppi problemi sulla mappa) oppure giungendo alla famosa isola Papaya, ove si svolge l'annuale torneo Tenkaichi, per parteciparvi. Come al solito, scontro dopo scontro sbloccheremo anche nuovi personaggi, per riempire un roster di oltre venti combattenti (senza contare le varie trasformazioni). Prima di passare oltre va sottolineato il remarcabile lavoro di Spike nella caratterizzazione dei momenti "clou" della saga (ad esempio il sacrificio di Goku per eliminare Radish); il team di sviluppatori ha infatti inserito eventi scriptati che si attiveranno in momenti predefiniti dell'avventura, impedendo così troppi stravolgimenti della trama ed aumentandoil coinvolgimento del giocatore.
Parallelamente allo Story Mode gli sviluppatori hanno pensato di inserire la nuova Modalità Eroe, a mio parere divertentissima e abbastanza innovativa, grazie alla quale potremo vivere un'avventura del tutto particolare nei panni di un alter ego creato ad hoc. Prima di iniziare, infatti, verremo sottoposti alla fase di creazione, durante la quale sarà possibile decidere il colore della pelle, la stazza, lo stile dei capelli e colore e forma della divisa del nostro personale ego virtuale. Le scelte, sulle prime, saranno davvero esigue; ma il bello sta proprio in questo: nel corso dell'avventura, infatti, potremo sbloccare accessori (come lo scouter), costumi e capigliature per agghindare il nostro avatar. La componente free roaming viene quindi espansa ulteriormente, permettendoci di vagare all'interno del mondo di gioco e selezionare gli eventi (di lotta) da affrontare in maniera piuttosto libera. Oppure metterci alla ricerca di bonus come le suddette capigliature e costumi. In questa particolare modalità ogni scontro concluso con una vittoria ci farà guadagnare punti esperienza che, a seconda della prestazione, saranno automaticamente distribuiti tra le skill dell'alter-ego, permettendogli di migliorare ed acquisire nuovi e sempre più potenti colpi.
Se non volessimo intraprendere un'intera avventura avremo la possibilità di partecipare a Battaglie singole, sia in 1 vs 1 che in tag team 5 vs 5 o ad un Torneo Tenkaichi, strutturato nel classico Round Robin (ovvero chi vince un round si batte col vincitore di un altro round), con un minimo di due ed un massimo di sedici lottatori in competizione per il titolo. Nonostante la presenza del commentatore originale (tizio coi capelli biondi dal nome ignoto) o di Mr. Satan nella versione "Cell Game" l'atmosfera non ne guadagna come si potrebbe immaginare, rendendo questa sezione utile solamente per conquistare l'obiettivo correlato.
L'offerta ludica chiude, infine, con un'approfondita modalità Allenamento, che permetterà in primis di prendere confidenza con le meccaniche di gioco (tramite un articolato tutorial) per poi lasciare libertà al giocatore di testare combo e mosse speciali addosso ad un fantoccio computerizzato totalmente programmabile. Un'aggiunta davvero indispensabile per un picchiaduro dallo schema di controllo piuttosto complicato come questo. Non si dimentichi, a margine, l'esperienza in rete, che consente ai giocatori di sfidarsi in battaglie all'ultimo sangue tramite Xbox Live e PSN.

COMPARTO TECNICO
Il comparto tecnico di Dragon Ball Z: Ultimate Tenkaichi è abbastanza di buona fattura. Sia ambienti che personaggi godono del solito cell shading, oramai talmente evoluto da mettere in luce ogni particolare dei combattenti (addirittura ferite e sudore) in maniera dinamica, con tanto di vestiti che si strappano a seguito di attacchi particolarmente devastanti. Una buona modellazione sottende però alla povertà di particolari che caratterizza buona parte delle arene dove avverranno i combattimenti, enormi sì, ma piuttosto spoglie. La distruttibilità in tali ambienti, inoltre, appare quasi sempre scriptata, lasciando ben poco all'immaginazione del giocatore. In aggiunta, una scelta sufficientemente convincente di effetti particellari che, pur non mostrandosi particolarmente sottotono, non riescono a donare alla scena quell'aria da film d'animazione che ogni giocatore cerca. Nulla da obiettare su quel che concerne la palette cromatica; accesa, vivace ed assolutamente adatta ad un titolo piacchiaduro come DB. Lode, infine, al comparto sonoro che, oltre a presentare il doppiaggio giapponese sempre ben accetto e quasi sincronizzato al labiale, vizia i fan dell'opera di Toriyama con le campionature dell'intera serie animata (originale), immergendo i più attenti e "veterani" nei meandri musicali di quella che è di sicuro una delle migliori (se non la migliore) serie di anime dal 2000 ad oggi, e che è l'unica ad essere ripetutamente ritrasmessa per un motivo più che buono.


By Frieza + riferimenti base da un sito di GameValueing

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